sabato 19 febbraio 2011

ri-produrre una birra di 200 anni fa


รจ notizia di qualche giorno fa che nel relitto di una nave affondata tra il 1800-1830 nel Mar Baltico oltre a 145 bottiglie di champagne, alcune di pregevole valore, sia state ritrovata un bottiglia di birra.
Il relitto portato alla luce nel luglio del 2010 nei pressi alle isole Aland fornรฌ la prima sorpresa quando appena portata alla luce una bottiglia esplose e mostrรฒ il suo contenuto: una birra! Un ottima birra, anche se con qualche nota di bruciato e decisamente acida a detta dei 4 sommelier accorsi per giudicarla. Adesso gli esperti del Technical Research Centre of Finland hanno avuto il mandato di poterla analizzare al fine di riprodurla con l'aiuto di possibili lievi o altri microorganismi ancora vivi. Al momento pare che non vi sia l'intenzione di una futura commercializzazione.....chissร  se poi tale proposito sarร  mantenuto....

Da ricercatore nutro interesse per i futuri risultati di tale ricerca anche se ho alcune perplessitร  in ambito brassicolo...รจ meglio far rinascere a laboratorio un antica birra o riscoprire un antica tradizioni birraria? io decisamente sono a favore di quest'ultima! Una birra per me deve essere radicata al territorio e alle sue tradizioni, prediligendo materie prime locali e filiere eco-compatibili: una birra moderna radicata nel passato, ben vengano le innovazioni a patto che non siano a discapito della qualitร .










2 commenti:

  1. Una birra di 200 anni? ma non va a male?

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  2. secondo me il sapore non sarร  stato dei migliori...io per sicurezza l'avrei bevuto vicino ad un bagno ;-)

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